Ecologia del pensiero by Anna Lisa Tota

Ecologia del pensiero by Anna Lisa Tota

autore:Anna Lisa Tota [Tota, Anna Lisa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-03-07T12:00:00+00:00


3. La saga dell’eroe: il mondo fantastico di Harry Potter.

Le saghe dell’eroe contemporanee tramandateci dal cinema sono molteplici. Paiono il correspettivo dei poemi epici di un tempo e sono certamente narrazioni capaci di immettere mutamenti significativi nell’immaginario globale. Per la generazione di chi scrive, ad esempio, una delle saghe piú amate e seguite al cinema è stata quella di James Bond, nato dalla penna di Ian Fleming nel 1953 e le cui vicende sono state poi continuate da altri autori dopo la morte del suo ideatore.

Vorrei qui brevemente concentrare la nostra attenzione sull’analisi del mondo fantastico di Harry Potter e del suo rapporto con quel processo di disincantamento del mondo di weberiana memoria. La saga cinematografica è ispirata ai romanzi di J. K. Rowling. Il mondo di Harry Potter, sia nella versione letteraria, sia in quella cinematografica, presenta una serie di caratteristiche molto specifiche alle quali, in qualche modo, si deve anche l’enorme successo della saga. In primo luogo, il suo mondo totalmente alternativo, altro rispetto a quello che condividiamo nel quotidiano e, in questa sua alterità, si presenta minuziosamente completo in tutti i suoi dettagli. Questa caratteristica non è affatto marginale nella costruzione dell’ambiente parallelo in cui si muove: è la precisazione dei dettagli ciò che rende possibile l’elevato grado di verosimiglianza. C’è una forte similitudine (limitatamente a questo aspetto) tra Il Signore degli Anelli di Tolkien e la saga di Harry Potter: nel romanzo di Tolkien questo elemento appare ancora piú marcato. Ci sono decine e decine di pagine che illustrano minuziosamente dettagli geografici che devono permettere al lettore e alla lettrice di farsi un’idea mentale abbastanza precisa della mappa dei luoghi in cui vivono, in particolare, gli Hobbit e Frodo Baggins. Anche in Harry Potter il lettore e la lettrice si avventurano in un mondo radicalmente differente da quello del senso comune e di cui sono descritte in decine di pagine le mappe geografiche, le modalità precise su cui si fonda l’ordine simbolico del quotidiano e la sua organizzazione sociale. C’è una serie di porte, ad esempio, che regola la transizione da un mondo all’altro: il binario 93/4, l’accesso a Diagon Alley, situato dietro il pub Leaky Cauldron oppure la cabina telefonica attraverso cui si accede al palazzo del ministero della Magia e ancora, Grimmauld Place n. 12, la casa che funge da quartier generale per l’Ordine della Fenice. Tutte queste porte di accesso al mondo magico sono luoghi adiacenti al quotidiano, invisibili quasi a tutti, tranne che agli eletti che possono accedere al mondo parallelo. La loro straordinarietà dipende proprio dalla loro continuità rispetto al cosiddetto mondo normale: sono proprio lí, a portata di piede e anche di sguardo, ma soltanto per occhi che sanno come e dove guardare e per piedi che sanno esattamente come e dove camminare.

Nel mondo magico di Harry Potter le forze del male si manifestano con l’accensione intermittente delle luci, con il movimento degli oggetti, con lo spegnimento improvviso di candele accese. Le categorie spaziotemporali possono essere dilatate, estese, compresse e attraversate in varie modalità.



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